Sono legate al contenuto in sostanze antitumorali, antinfiammatorie e antiossidanti in quantità più elevate rispetto ai grani moderni.
Polifenoli: flavonoidi, lignani e isoflavoni
Carotenoidi
tocopheroli
Fibra
Sali minerali: Fe, Cu, Zn, Mg
La quantità e la qualità delle proteine nei cereali integrali è superiore a quella dei cereali raffinati.
L’alimentazione ricca di cereali integrali ha dimostrato di proteggere dal cancro, dalle malattie cardiache, dal diabete, dalle vene varicose e dai disturbi del colon, dalle infiammazioni intestinali, dalle emorroidi e dai diverticoli.
Quando i cereali vengono raffinati perdono importanti elementi nutritivi come VITAMINA B6, NIACINA, CROMO, MAGNESIO, POTASSIO, ZINCO, ACIDI GRASSI ESSENZIALI, FIBRA, RIBOFLAVINA, CALCIO, ACIDO PANTOTENICO.
I cereali sono inoltre ricchi di fitoestrogeni, sostanze naturali che modulano la sintesi e l’azione degli ormoni sessuali endogeni, prodotti dall’organismo. I fitoestrogeni possono esercitare sia effetti estrogenici che anti-estrogenici, in relazione al recettore attivato, al tessuto considerato e ai livelli degli estrogeni circolanti.
L’azione biologica di questi “ormoni vegetali” è molto importante, dal momento che gli estrogeni prodotti dall’organismo sono implicati nell’insorgenza di vari disturbi e patologie. Se gli ormoni sessuali, e in particolare gli estrogeni, sono presenti in eccesso possono accrescere l’incidenza e favorire il progresso di alcuni tipi di cancro, come quello al seno, alla prostata, all’utero e alle ovaie.
In questo caso i fitoestrogeni esercitano un’azione antagonista rallentandone l’attività. Al contrario, quando il livello degli estrogeni endogeni è basso, i fitoestrogeni ne esaltano l’azione, come ad esempio durante la menopausa in cui nelle donne i bassi livelli di estrogeni endogeni accelerano il processo di invecchiamento e di osteoporosi.
In particolare i lignani hanno la capacità di prevenire e contrastare alcune forme tumorali ed in particolar modo il cancro alla prostata, al colon e quello della pelle. Esercitano inoltre un’azione protettiva contro agenti epatotossici, malattie cardiovascolari e del sistema immunitario.
Le farine raffinate sono prive di fibra ed essendo più facilmente assimilabili producono, subito dopo il loro consumo, un innalzamento del picco glicemico, un rapido aumento del glucosio nel sangue a cui consegue il rilascio dell’insulina.
Questo effetto è stato dimostrato essere un fattore di rischio per le malattie da civilizzazione, in quanto i picchi insulinemici determinano uno stato infiammatorio che alla lunga predispone a diverse patologie.
Quando gli amidi sono consumati nei loro “imballaggi naturali” come nel caso dei cereali integrali, il loro Indice Glicemico sarà basso perché verranno assorbiti più lentamente.
Le farine provenienti da grani moliti a pietra, cioè in mulini che utilizzano macine in pietra come da tradizione, conservano una frazione variabile della crusca con tutti i benefici che ne derivano, non soltanto legati alla riduzione dell’ indice glicemico ma anche alla presenza in questa frazione del seme di principi attivi importanti per la salute.
La presenza di fibra inoltre rende più veloce il transito intestinale con un ridotto contatto del nostro intestino con le feci e le sostanze di rifiuto in esse contenute. Inoltre le farine molite a pietra, con un processo a bassa temperatura, conservano gli oli essenziali che conferiscono il particolare aroma alla farina e al pane con essa realizzato.
DECALOGO WCRF
Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World Cancer Research Fund) ha concluso nel 2007 un’opera ciclopica di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto tra alimentazione e tumori a cui hanno collaborato oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologi provenienti dai centri di ricerca più prestigiosi del mondo.
Ne è nato il decalogo che segue, che viene regolarmente aggiornato :
Fonte: www.airc.it/prevenzione-tumore/alimentazione/stili-vita-anti-cancro/#p1